A.M.P. "Capo Rizzuto", la Provincia di Crotone punta sull'innovazione e sul geo-turismo

Data:
24/08/2022

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A.M.P. "Capo Rizzuto", la Provincia di Crotone punta sull'innovazione e sul geo-turismo

Presentato nel Castello Aragonese di Le Castella il Progetto “AZIONI DI PROMOZIONE, DIVULGAZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE SPECIFICITA’ GEO- NATURALISTICHE e AMBIENTALI DELLE ZSC IN AMBITO MARINO DELLA REGIONE CALABRIA”.

In apertura della conferenza stampa l’intervento del dott. Arturo Crugliano Pantisano dirigente dell’Area Marina Protetta: “Quest’oggi presentiamo un progetto strategico, per l’intero territorio provinciale, un intervento complesso che si avvale della collaborazione e del sostegno di partner di rilievo.

Progetto fortemente voluto dal presidente Ferrari, che ha posto l’Area Marina Protetta al centro di un programma coordinato e strutturato di rilancio ambientale, naturalistico e quindi economico”.

A seguire i saluti del sindaco di Isola Capo Rizzuto Maria Grazia Vittimberga.

Presenti il Presidente della Provincia Sergio Ferrari, il consigliere delegato Raffaele Gareri, il tecnico della Provincia per il settore A.M.P. ing. Pierfrancesco Cappa, il geologo marino del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra (DISAT) dell’Università di Milano-Bicocca, Fabrizio Mauri, il professore associato del Dipartimento di Culture, Educazione e Società (DiCES) dell’ Unical che partecipa attraverso il “Laboratorio di Archeologia e Topografia del Mediterraneo”. - Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Fabio Bruno, il ricercatore dell’ISPRA Francesco rende, il Direttore Centro Reg.le Strategia Marina dell’ARPACAL Emilio Cellini, il responsabile commerciale Spin Off UNICAL 3D Reserarch Giovanni Menniti.

 

“Il Progetto- ha spiegato nel corso del suo intervento il Presidente della Provincia Sergio Ferrari - da un lato intende ampliare le conoscenze (attualmente lacunose) sulla geologia dei fondali dei SIC marini regionali (anche in relazione alla parte emersa) e dall’altro vuol rendere conoscibile questo patrimonio con azioni mirate di divulgazione e valorizzazione.

A tutt’oggi in Calabria – ha sottolineato Ferrari - va registrata l’assenza di forme istituzionali di geo-turismo legate al patrimonio geologico subacqueo e pertanto appare urgente colmare tali lacune incentivando idonee forme di turismo sostenibile incentrate sulla geo-diversità. Tale obiettivo è raggiungibile favorendo forme eterogenee di turismo culturale, nella fattispecie di “geoturismo”, mediante l’ideazione di percorsi geo/bio/archeologici (subacquei e costieri), l’uso di ricostruzioni 3D interattive, la creazione piccoli poli museali e, infine, la produzione di documentari, filmati, libri e opuscoli informativi.”

E sulla ricerca e l’innovazione la Provincia di Crotone, in qualità di Ente Gestore dell’ Area Marina Protetta “Capo Rizzuto”, ha investito molto perseguendo, sin dal 1999, precisi obbiettivi quali la protezione ambientale dell’ area marina, la tutela e la valorizzazione delle risorse biologiche e geomorfologiche della zona, il ripopolamento ittico, la diffusione e la divulgazione della conoscenza dell’ecologia e della biologia degli ambienti marini e costieri dell’area, la realizzazione di programmi di studio e ricerca scientifica nei settori dell’ecologia, della biologia marina e della tutela ambientale.

Il progetto da un lato intende ampliare le conoscenze sulla geologia dell’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto” e dall’altro vuol rendere conoscibile questo patrimonio con azioni mirate di divulgazione e valorizzazione. A tutt’oggi in Calabria va registrata l’assenza di forme istituzionali di geo-turismo legate al patrimonio geologico subacqueo ed emerso e pertanto appare urgente colmare tali lacune incentivando idonee forme di turismo sostenibile incentrate sulla geo-diversità e sulle unicità geologiche del territorio.

Incoraggiare la tutela e la valorizzazione, anche ai fini educativi e turistici, della geo-diversità in ambiente costiero e sottomarino. Obiettivo primario è dunque la promozione della conoscenza e la divulgazione delle specificità geologiche, ambientali e paesaggistiche sostenendo iniziative di valorizzazione incentrate sul geo-turismo e su un approccio educativo e ricreativo rispetto al patrimonio geologico. L’area-campione prescelta per il progetto è quella di Le Castella che costituisce un “attrattore turistico” di rilevanza strategica per il territorio.

“La Regione Calabria – ha spiegato l’ing. Cappa nel corso della relazione frutto del lavoro del team del settore A.M.P. Capo Rizzuto diretto dal dott.Pantisano - ha reso meritevole di finanziamento la proposta presentata dall’ente gestore, per le caratteristiche del “sito pilota” individuato da progetto (trattasi del Sito di importanza comunitario, riconosciuto Zona Speciale di Conservazione: “Fondali da Crotone a Le Castella” (IT9320096), ricadente nell’ Amp, con le seguenti caratteristiche:

- è l’unica ZSC ricadente all’interno dell’AMP “Capo Rizzuto”, unica area marina “nazionale” ad essere stata “instituita” in Calabria e seconda in Europa “per estensione”;

- nel panorama regionale è senz’altro la ZSC che in termini storico/geografici, geologici, archeologici e biologici mostra una pluralità di unicità altrove non presenti;

- è l’area che allo stato attuale (letteratura scientifica), vanta in Calabria il maggior numero di pubblicazioni sia nell’ambito della geologia marina sia in quello dell’archeologia subacquea;

- costituisce un laboratorio a cielo aperto in quanto le sue coste sono in continua evoluzione sia per cause naturali che antropiche;

- l’Ente gestore possiede una ricca banca dati scientifica, che è stata implementata nel tempo con i numerosi studi e monitoraggi realizzati in partenariato con diversi enti pubblici di ricerca (ISPRA, Co.N.I.S.M.a., CNR, Università, Arpacal, Marina Militare, ecc.).

Tali studi hanno consentito di acquisire numerosi e interessanti elementi inerenti le caratteristiche geologiche dei fondali, degli habitat e delle specie presenti all’interno della stessa.

Inoltre, il progetto, consentirà la sperimentazione di protocolli d’azioni e la definizione di “buone pratiche” che potranno “in futuro” essere esportati altrove in altre Zone Speciali di Conservazione.”

Tre le azioni attraverso le quali si svilupperà il progetto: 

Azione 1

  • Acquisizione ecosistemi - Mappatura.

Azione 2

  • Valorizzazione, promozione, marketing e comunicazione.

Azione 3

  • Realizzazione Museo del Mare:

Quanto rivenuto dalle attività di indagini, trasformato in prodotto, sarà reso fruibile attraverso “la produzione di un docufilm” e grazie ai moderni sistemi tecnologici che saranno dislocati all’interno della struttura da realizzarsi a Le Castella P.zza Magellano (area concessa dal comune di Capo Rizzuto).

I partner del progetto sono:

  • Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra (DISAT) dell’Università di Milano- Bicocca.
  • Dipartimento di Culture, Educazione e Società (DiCES) dell’Unical che partecipa attraverso il “Laboratorio di Archeologia e Topografia del Mediterraneo”.
  • Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale (DiMEG) dell’Unical;
  • 3DResearch srl (SpinOff dell’Unical),
  • ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
  • ARPA Calabria (Centro Regionale Strategia Marina).

 


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