𝐋𝐀 𝐏𝐑𝐎𝐕𝐈𝐍𝐂𝐈𝐀 𝐃𝐈𝐂𝐄 𝐍𝐎 𝐀 𝐓𝐔𝐓𝐓𝐄 𝐋𝐄 𝐅𝐎𝐑𝐌𝐄 𝐃𝐈 𝐕𝐈𝐎𝐋𝐄𝐍𝐙𝐀

All’incontro in piazza della Resistenza promosso dalla Commissione alle Pari Opportunità del Comune di Crotone ha partecipato il Presidente della Provincia 𝐒𝐞𝐫𝐠𝐢𝐨 𝐅𝐞𝐫𝐫𝐚𝐫𝐢 insieme al vice presidente 𝐅𝐚𝐛𝐢𝐨 𝐌𝐚𝐧𝐢𝐜𝐚 e la consigliera provinciale con delega alle Pari Opportunità 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐚 𝐏𝐫𝐨𝐯𝐯𝐞𝐝𝐮𝐭𝐨.

 

Presenti gli istituti scolastici della città che hanno lanciato i loro messaggi contro la violenza sulle donne. Altresì presenti le più alte autorità civili e militari.

 

“Mi complimento con la Commissione Pari Opportunità del Comune di Crotone perché ha messo in campo un lavoro straordinario – 𝐡𝐚 𝐝𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐫𝐨𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚, 𝐒𝐞𝐫𝐠𝐢𝐨 𝐅𝐞𝐫𝐫𝐚𝐫𝐢 -. Se vogliamo migliorare la nostra comunità dobbiamo investire nelle comunità scolastiche, sui nostri bambini, sui nostri ragazzi e sui nostri studenti. Del resto, se il Ministro Valditara ha inserito nelle linee guida di educazione civica, anche per l’anno scolastico 2024/25, e come obiettivo specifico di apprendimento quello della violenza contro le donne, ci sarà un motivo! Eppure noi, tutti i giorni dell’anno attraverso un lavoro sinergico che deve essere messo in campo dalle istituzioni , dagli enti locali, dal terzo settore, dalle associazioni, dalla comunità scolastica, dobbiamo provare a fare quelle piccole azioni che vanno nella direzione della diffusione della conoscenza. 𝐏𝐞𝐫 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐞 𝐞 𝐮𝐨𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐢, 𝐢𝐧𝐟𝐚𝐭𝐭𝐢, 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐮𝐝𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐞𝐝 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚. 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐞 𝐜𝐢 𝐚𝐢𝐮𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐚 𝐯𝐞𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐭𝐭𝐨: 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐥𝐚 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐜𝐢 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐢 𝐞 𝐜𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐞 𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐞𝐧𝐳𝐚”.

 

Per la consigliera provinciale con delega alle Pari Opportunità, 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐚 𝐏𝐫𝐨𝐯𝐯𝐞𝐝𝐮𝐭𝐨 questa giornata ci invita a riflettere “su un fenomeno che non si arresta – ha spiegato - e ci mette dinanzi alla necessità di lavorare insieme per un cambiamento di mentalità, per debellare quel retaggio culturale fondato sul sistema patriarcale che attribuisce un valore inferiore alla donna. Quel retaggio radicato sia nella disuguaglianza di genere che nella cultura del maschilismo. Lo strumento privilegiato per superarlo – precisa Provveduto - è garantire e favorire la prevenzione attraverso la cultura. A tal proposito, i valori del rispetto per l’altro devono partire dalla famiglia e dalle agenzie educative come la scuola che, insieme alle associazioni e agli enti locali, possono lavorare insieme per arginare il fenomeno della violenza fisica e verbale”.